Come Kurt, come Amy, sono morta. Sapevo solo "urlare a voce spenta"
28.08.2016 17:15

Un tempo instabile, un vuoto di marea, lei resta lì immobile dietro la casa che l'ha vista crescere senza un perché, immobile.
Ho 27 anni. Come Kurt, come Amy, sono morta.
O meglio, è morta la vecchia me, quella che sapeva solo "urlare a voce spenta".
Sono una persona che si occupa e si preoccupa per tutti, e il mio errore è sempre stato quello di trascurarmi, di cercare di essere forte e non far pesare i miei problemi a chi mi stava intorno.
A volte scappavo di casa, ma era come osservare la vita d'altri che mi rifletteva come un viaggio a metà.
Anche la nuova me ogni tanto scappa, ma lo fa con delle nuove consapevolezze. Ho una famiglia sonica sempre pronta ad accogliermi a braccia aperte, che non fa caso alle mie mancanze ma apprezza le mie qualità.
Ringrazio i Subsonica per aver tirato fuori la nuova me, per essere stati dolci quando li ho incontrati, perché mi hanno trattata come se fossi stata una loro cugina, e per farmi sentire meglio con le loro canzoni e i loro concerti.
Sono Aurora sogna, mi sento come una nave in una foresta, un cavallo sopra una giostra, stanze vuote da riempire di presenze buone e nuove rotte da ridisegnare al largo dagli errori... è presto per guardare indietro...
Ma farò come lazzaro un pezzo alla volta, ogni volta che cadrò mi rialzerò sempre perchè l'unica cosa che resta sono io.
Ringrazio i Subsonica per aver tirato fuori la nuova me, per essere stati dolci quando li ho incontrati, perché mi hanno trattata come se fossi stata una loro cugina, e per farmi sentire meglio con le loro canzoni e i loro concerti.Un tempo instabile,
un vuoto di marea,
lei resta lì
immobile
dietro la casa che
l'ha vista crescere
senza un perché,
immobile.
Ho 27 anni. Come Kurt, come Amy, sono morta.
O meglio, è morta la vecchia me, quella che sapeva solo "urlare a voce spenta".
Sono una persona che si occupa e si preoccupa per tutti, e il mio errore è sempre stato quello di trascurarmi, di cercare di essere forte e non far pesare i miei problemi a chi mi stava intorno.
A volte scappavo di casa, ma era come osservare la vita d'altri che mi rifletteva come un viaggio a metà.
Anche la nuova me ogni tanto scappa, ma lo fa con delle nuove consapevolezze. Ho una famiglia sonica sempre pronta ad accogliermi a braccia aperte, che non fa caso alle mie mancanze ma apprezza le mie qualità.
Ringrazio i Subsonica per aver tirato fuori la nuova me, per essere stati dolci quando li ho incontrati, perché mi hanno trattata come se fossi stata una loro cugina, e per farmi sentire meglio con le loro canzoni e i loro concerti.